La tecnica di scrittura cambia in base al contenuto da realizzare; ci sono elementi e regole del copywriting sempre validi e fondamentali, ma bisogna prestare molta attenzione all’obiettivo, ai destinatari e al mezzo di fruizione del contenuto per cui si scrive. La scrittura per l’audio e in particolare la scrittura per i podcast ha le sue regole e fasi.
In questo articolo mettiamo in evidenza le 6 fasi da seguire per scrivere una serie Podcast, partendo dalla stesura dell’idea fino alla traccia della registrazione effettiva.
Riassumendo le 6 fasi sono:
- Definire lo scheletro della serie Fondamentale per definire come funzionerà la serie dal punto di vista macro.
- Scheletro del primo episodio Permette d’individuare il format e di dividere la puntata in blocchi.
- Definire la struttura con i Post-it Un modo snello e dal forte impatto visivo che aiuta a capire l’equilibrio potenziale della puntata.
- Continuare con i post-it o scrivere interamente la puntata Scrittura preliminare: da realizzare tenendo conto del format del podcast (dialogo, fiction, narrative…).
- Scrittura definitiva fondamentale soprattutto per il format narrative che permette di definire i raccordi.
- Adattamento in studio la fase finale che permette di trasformare al meglio il testo scritto in formato audio.
Ecco quindi i passaggi da seguire:
1. Definire lo scheletro della serie
Troppo spesso si parte erroneamente dalla singola puntata tralasciando il fatto che il podcast va inserito in un contesto ampio (l’intera serie).
Il primo consiglio è quindi quello di definire prima una struttura di base che tenga conto del numero totale degli episodi della serie e successivamente valutare dove inserire gli argomenti, i personaggi e così via. Non si parte quindi dal singolo episodio ma si parte da una visione macro.
Tale approccio è valido in ogni caso, anche quando le puntate sono auto conclusive, possono cioè anche essere ascoltate singolarmente e non in ordine di pubblicazione. Questo processo può essere portato a termine semplicemente utilizzando un foglio di carta, una lavagna o un foglio elettronico.
Le informazioni assolutamente da riportare sono:
- Il numero di episodi previsto
- Una breve descrizione di ogni episodio
2. Scheletro del primo episodio
Dopo aver elaborato lo scheletro generale si passa alla definizione del primo episodio. Generalmente si parte dalla puntata “numero uno” conosciuta anche come “episodio pilota”. Bisogna preparare un documento abbastanza corposo e diviso in blocchi.
L’operazione permette d’individuare il format del podcast e di comprendere se questo format può essere replicato anche nei prossimi episodi. Un esempio di blocchi è dato da:
- Intro
- Sigla
- Apertura
- Primo ospite
- Raccordo
- Secondo ospite
- Considerazioni finali
- Credit
- Sigla finale
Anche in questo caso le informazioni possono essere riportate in un foglio cartaceo o digitale o essere disegnate, se preferiamo un approccio grafico/visivo.
3. Definire la struttura con i Post-it
Il terzo passaggio consiste nel definire al meglio quanto emerso finora. Il consiglio è di mettere da parte il foglio cartaceo o digitale e di utilizzare i rinomati post-it o comunque applicativi che permettano di spostare le idee da un episodio a un altro, o da un blocco a un altro (ad esempio il tool Miro).
Utilizzare i post-it in questa fase permette di abbandonare lo stile statico e al contempo di favorire la creatività. Personalmente utilizzo post-it cartacei e colorati.
Ad esempio:
- Post-it giallo per la “voce narrante”
- Post-it rosa per la sigla e gli inserti musicali
- Post-it azzurro per il primo ospite
- Post-it viola per il secondo ospite
- e così via.
A questo punto, si può integrare lo scheletro dell’episodio realizzato in precedenza al punto 2, con i post-it. L’operazione permette di rendersi conto, anche a livello visivo, dell’evoluzione della puntata. Così facendo risultano evidenti eventuali incongruenze e criticità.
Per fare un esempio, ci si può accorgere di un’eccessiva presenza di post-it gialli (voce narrante) che potrebbe non essere in linea con il format del podcast scelto. O anche un’eccessiva presenza di podcast monocolore potrebbe essere indice di una puntata sbilanciata (eccessiva voce narrante, eccessivi inserti musicali, primo ospite sbilanciato rispetto al secondo…).
Utilizzare i colori permette anche di lavorare sull’armoniosità del podcast evitando che un blocco risulti eccessivamente presente rispetto a un altro. Inoltre, molto utile è attribuire a ogni colore del post-it una durata. Si può ad esempio stabilire che ogni podcast giallo ha una durata di 30 secondi, così da rendersi conto del peso in termini di tempo di ogni singolo blocco.
4. Continuare con i post-it o scrivere interamente la puntata
Ora la scelta da compiere consiste nel decidere se continuare a scrivere sui post-it o se proseguire scrivendo su fogli cartacei o elettronici. Molto dipende dal format del podcast. Per i podcast mono voce conviene riportare l’intera puntata sui fogli di carta o elettronici, così da avere un testo da seguire in studio e come referenza per il fonico durante la registrazione.
Per i podcast in formato dialogo è invece preferibile evidenziare i punti principali e caratterizzanti della puntata. Diverso è invece il discorso per i podcast in formato fiction. In questo caso è essenziale avere i dialoghi scritti, poiché gli attori della puntata hanno bisogno di un copione preciso da seguire.
Ancora diverso è l’approccio da mantenere nel caso in cui il podcast sia in formato interviste. In questo caso non possiamo prevedere cosa dirà durante la puntata l’ospite o gli ospiti. Pertanto, ciò che si può fare è utilizzare diversi post-it colorati su cui appuntare le domande che faremo, e la durata prevista delle risposte (ma non potremo appunto prevederne il contenuto).
Infine per quanto riguarda i podcast narrative o storytelling, poiché sono caratterizzati dalla presenza di molteplici voci diverse e spesso raccontate in prima persona, quello che si può fare è sicuramente impostare un testo preliminare, tuttavia bisogna tener presente che non è possibile sapere a priori quello che le persone diranno e soprattutto come impostare i vari raccordi, dato che la storia procede in base a quello che dice l’ospite (o gli ospiti). In questo caso in particolare la fase 5 diventa essenziale.
5. La scrittura definitiva
La scrittura definitiva è l’operazione conclusiva da preparare solo dopo aver raccolto tutti gli input forniti dagli ospiti. Questo passaggio viene compiuto prima di registrare la puntata in studio. Diventa fondamentale nei podcast narrative e di storytelling. Si tratta di ascoltare tutte le registrazioni fatte ai vari ospiti, pre-tagliare quello che ci serve e scrivere i raccordi tra una parte e l’altra che avevamo solo abbozzato nel punto 4. Se invece siamo nel caso di podcast monovoce si tratta di rileggere a voce alta quello che abbiamo scritto nella fase 4 e provare a capire come suona. Ci renderemo conto che alcuni avverbi possono essere eliminati e le frasi troppo lunghe vanno spezzate in due.
6. Adattamento in studio
L’ultima fase si svolge in studio insieme al fonico, colui cioè addetto alla gestione dei microfoni e del mixaggio, e altre figure incaricate di assicurare la corretta realizzazione del podcast.
In quest’ultima fase vengono apportate le ultime modifiche e adattamenti al fine di trasformare al meglio quanto scritto in una puntata in formato audio.
